giovedì 1 ottobre 2009

L'Italia è un paese da distruggere, un posto bello e inutile, destinato a morire

Di "La meglio gioventù" di Marco Tullio Giordana ho sempre apprezzato la sincerità e la forza con cui il regista ha portato nelle sale e nelle case italiane il suo racconto cinematografico - nel duro percorso italiano attraverso i decenni dal boom economico fino ad oggi - in una forma sempre ai limiti fra commedia, dramma ed un pizzico di passione documentaristica.Cercando una magica versione di "Oblivion" di Piazzolla, presente nei titoli di coda di una delle puntate televisive del film di Giordana, mi sono imbattuto in una delle scene più forti. No, niente sangue né colpi di pistola, niente "cazzi" né turpiloqui, nessuna tetta in vista, ma un dialogo semplice semplice tra un docente universitario ed uno studente. Un pugno allo stomaco, forse perché quel dialogo ci rappresenta, oggi certamente più che in quegli anni '60 dove si colloca temporalmente la scena.